mercoledì 11 maggio 2011

Ci siamo quasi.

Domenica ci saranno le elezioni.
Finalmente.
Dopo più di un anno di commissariamento viene da dire che era proprio ora,che no,noi non siamo il Belgio,dove si son ritrovati senza governo e han scoperto che se ci si mette d'accordo e a lavoro le cose vanno benissimo lo stesso.
La campagna elettorale è stata estenuante perchè in fondo è come se non si fosse mai fermata dall'anno scorso.
Ecco questo forse ha reso ancora più insofferenti tutti al clima politico generale.
L'impressione che ho a pochissimi giorni dal voto è che siamo fermi paralizzati,dalle troppe chiacchiere,dall'amministrazione precedente,dai candidati che sono tanti e "troppo uguali",dal mito di Bologna,come se fosse Lei a doverci risollevare.
Siamo una fotografia del clima genrale di rassegnazione.
E io non vedo l'ora che arrivi martedì,per sapere quello succederà e non solo a noi.Per vedere se le persone hanno capito,e in che paese vogliono vivere.
Perche se si continua a votare questa gente è perche qualcuno ci guadagna,alle spalle di qualcun'altro ovviamente.Le mie ad esempio.
Voglio proprio vedere se riusciamo a voltarci tutti e guardare in faccia la realtà e iniziare a cambiare,prima noi e poi loro.
Provando ad immaginare una lista essenziale delle cose che vorrei succedessero da martedì,bhe quello che mi viene in mente è questo:
- vorrei che TUTTI andassero a votare,dovrebbe essere un obbligo e non solo un diritto,perche chi si disinteressa del proprio paese non dovrebbe più averne di diritti.
- ri-vorrei una politica sociale.Perche ultimamente l'abbiamo gettata alle ortiche.
- Vorrei che la politica lasciasse da parte la chiesa e si concentrasse su l'uomo e le sue necessità,che poi quello che ognuno vuole fare della propria "anima" sono solo fatti suoi.E mi domando (ancora e ancora e ancora) perchè siamo tutti costretti a pagare "la tassa sulle religioni" in uno stato laico.Perche permettiamo i finanziamenti alle scuole private,la stragrandemaggioranza cattoliche,oppure ai capi di stato vaticano di mettere bocca nelle leggi del NOSTRO stato?
- Vorrei che si smettesse di dare etichette e codici alla famiglia,la famiglia è tutto e il contrario di tutto,la famiglia è fatta da persone che hanno voglia di farne parte (o meno),persone legate da sentimenti,doveri,responsabilità,e tutti dovrebbero avere l'opportunità di provare a costruirne una.Perchè ricordiamolo sempre che prima di essere uomini e donne siamo persone.
- Vorrei più educazione e rispetto dell'altro.Nella vita,e nella scelta della morte.
Sul tema lavoro ne avrei talmente tanti di "vorrei" che potrei star qui a scrivere fino a domani ma una sintesi del pensiero è questa: oggi che sto iniziando a costruire il mio mondo,e il mio futuro mi ritrovo spesso a pensare che vorrei una politica che non mi faccia considerare un trasferimento all'estero come una manna dal cielo.

3 commenti:

  1. Questa è la politica, e una discussione accesa ma mai volgare. Mi piace questo post. Lo pubblico su FB.

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  2. Blogger si è mangiato il mio commento, ti dicevo quanto mi piace questa politica che hai descritto tu: onesta, chiara e diretta.
    Ho anche condiviso su FB!
    :-)

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  3. Grazie mille!!!eh magari piano piano riusciremo ad averla,intanto son contenta di come sono andate le cose,del messaggio che è stato dato.Ci vogliono nuove idee e nuovi modi di fare politica,il vecchio sia a sinistra che a destra ha perso alla stragrande!
    E speriamo di cavarcela!!!

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