giovedì 30 giugno 2011

Viaggerò nel tempo.

Perchè se non ti sei laureata,pur lavorando da anni e riuscendo a sopravvivere,nessuno ti considera un adulta? Una pergamena luccicante con un bel voto sopra mi farà diventare grande improvvisamente?

Perchè dire quello che si pensa e agire di conseguenza ti fa diventare un persona dittatoriale? Io non obbligo nessuno a fare a modo mio,ma il mio rifiuto a seguire gli altri alle volte (quasi sempre) viene visto come una scelta prepotente.

Perchè rispondere a tono ti fa diventare una specie di vipera? Le persone buone e gentili che fanno?abbozzano sempre? (..e allora c'hanno ragione,non sono nè buona nè tantomeno gentile)

Perchè mi devi giudicare dalla quantità di euro che indosso? E perchè ci rimani male se io non ho manco considerato il fatto che tu ne abbia spesi un trilione per vestirti per questa occasione?

Perchè se arrivo in macchina da sola mi consideri una poverina che non ha un uomo che la scorti in tutto e per tutto? Ma soprattutto perchè una donna deve essere scortata?

Ecco io domenica ho un matrimonio di un'amica d'infanzia al paesello e già mi sta venendo l'orticaria,non per il matrimonio,che credo sarà una bella festa,ma per il paesello e gli interrogatori che dovrò subire.Che delle volte mi sembra di viaggiare nel tempo quando torno lì.
Al bar troverò solo gli uomini,che le donne mica escono,stanno a casa che hanno i figli a cui badare.
Dove le case sono vuote di libri,film,musica,giornali,interessi e a me in quelle case lì mi sembra sempre di soffocare dalla mancanza che c'è.
Della mia classe delle medie sono L'UNICA a non avere figli,e quando mi guardano sono pure in pena per me,mi guardano come se fossi esclusa da chissà cosa.Come se ormai non ci fosse più tempo.
Della mia classe delle medie, 26 alunni, in sette non si sono diplomati alle superiori.Le ragazze che hanno fatto l'università,tutte nella città vicina,perchè non si va a vivere fuori dal paesello,l'hanno fatta per aspettare i loro ragazzi,ingannare il tempo diciamo.Che poi comunque fa figo dire che hai la moglie laureata.
Il paesello è a 30km dal capoluogo di provincia e le mie amiche preferiscono non andarci da sole in macchina,che poi la città è grande e guidare è complicato.
C'è chi racconta di quella volta che è andato a Roma e sull'autobus ha incontrato solo stranieri,e voleva chiedere informazioni ma anche l'autista era di colore,e lui non ha chiesto niente a nessuno "perchè che ne volevano sapere quelli?".
C'è chi mi chiede quando tornerò a casa,e abbandonerò questo posto.E quando dico che penso che tendenzialmente non lo farò mai,rimangono di sasso.Increduli.
Quante volte mi son sentita dire che "hai tanto tempo da perdere se ti puoi leggere tutti quei libri",oppure "che vizio è quello di voler girare tutto il mondo eh?" o ancora "ma tanto che te ne fai di tutte quelle lingue se poi rimani a vivere in Italia?".
Ecco quando torno lì a volte capisco perchè l'Italia è messa così,posso toccare il menefreghismo con le mani,la assoluta non-voglia di conoscere il mondo che ci circonda,l'unico pensiero quello di coltivare il proprio giardino e di farlo meglio degli altri,che poi se riesci a fregare qualcuno sei solo più furbo ed intelligente.

8 commenti:

  1. Oddio! La frase "Ma tanto che te ne fai di tutte quelle lingue se poi rimani a vivere in Italia" non me l'avevano mai detta O__O
    Immagino la sensazione di soffocamento che provi di fronte a queste situazioni... a me verrebbe l'orticaria fulminante se fossi al tuo posto...
    Coraggio, per fortuna che la tua vita è altrove! ;)

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  2. Eggià,ma guarda nel mio paesello se ne sentono di tutti i colori.E' che essendo invitata ad un matrimonio mi toccherà parlare con mille persone,di solito quando torno a casa vedo solo gli amici selezionati,quelli un pò al di fuori di questo giro del 1800!!!
    Fortuna che sarà per poco!

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  3. oh, come ti capisco... a partire dai miei genitori, stessa identica cosa!
    io per esempio ora che torno in italia ho intenzione di girare un po', e gia' sono partite le domande del tipo "ma come, torni da cosi' lontano, non puoi startene tranquilla a casa? dove vuoi andare? perche'? cosa c'e' li' che qui non c'e'?"
    oltre agli ovvi "ma voi figli niente?" :-/

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  4. Ah..le domande del paesello..che stress!! Ti capisco sai.. La cosa buffa è che pensavo che fatta la laurea, trovato lavoro, sposata e fatta una figlia finalmente sarei stata dispensata dal supplizio e invece no! Il must di questi tempi è: ma cosa aspetti a fare il secondo (perchè il secondo figlio è già stabilito che deve essere maschio altrimenti sarebbe un disastro) che se ci pensi su ancora un po' non hai più tempo...Dopo l'ultima volta mi sono permessa di replicare: "Non ho più tempo? Ah ma allora lei crede al fatto che nel 2012 ci sarà la fine del mondo!"...scene da un matrimonio al paesello ;)

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  5. @Cri: oddio non mi dire così...non finirà mai allora la santa inquisizione???:D
    Comunque adesso maschio o femmina che sia,io da quello che leggo di te ti vedrei bene con un'altro figlio,con Elena sei fantastica,fate mille cose interessanti assieme!Ti ammiro tanto!

    @Marica: eggià!Abruzzo forte e gentile...e impiccione!!!:D

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  6. ...da quando sono qui negli states, ho imparato a fregarmene altamente di quello che dice la gente e di preoccuparmi di piu' di quelllo che voglio io. e' gia' abbastanza difficile rendere felici noi stessi...non diamo conto pure agli altri!

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  7. Ciao B&K!Benvenuta!si hai ragione,e in fondo me ne frego anche io,il problema del (microscopico)paesello è che ti braccano,e ti mettono sotto torchio!!!:D

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